Osteopatia e sistema muscolo-scheletrico
Infiammazioni muscolari e/o articolari agli arti inferiori (piede, caviglia, ginocchia, anca) e superiori (spalla, gomito, polso, mano), dolori collegati alla colonna vertebrale (lombalgia, dorsalgia, cervialgia), dolore inter-costale, dolore all’osso sacro e/o al coccige (sacralgia e/o coccigodinia) a seguito di un trauma importante (sportivo, incidente stradale, …) o durante la gravidanza e il post-parto, mal di testa di origine cervicale o da stati quali serramento dentario e/o bruxismo, diminuzione della frequenza e dell’intensità di mal di testa di origine emicranica, riduzione del dolore e della rigidità nel malato di Parkinson ).
Osteopatia e sistema digestivo
Difficoltà digestive in generale (bruciori di stomaco, sensazione di gonfiore addominale, irregolarità intestinale quale stitichezza o dissenteria) che possono influire su altri sistemi quali dolori muscolo-scheletrici localizzati nelle aeree di innervazione degli organi deputati alla digestione (relative a lombalgie o dorsalgie), cefalee e disturbi del sonno.
Osteopatia in ambito femminile
Dolori lombari, cervicali, cefalea legati al ciclo mestruale , dolori muscolo-scheletrici (lombalgie, sciatalgie, dorsalgie, dolori inter-costali, cervicalgie) durante la gravidanza e nel post-parto. In qualità di osteopata specializzata in ambito gravidanza, pre-parto, post parto e pediatria, tratto anche gastriti e nausee legate ai 3 trimestri di gravidanza, assegno esercizi specifici in preparazione al parto e al post parto per migliorare la mobilità del bacino e della colonna in generale e favorire un travaglio e un parto il piu naturale possibili. Ho anche attivo un progetto di ricerca per migliorare la qualità del sonno della neo mamma alla prima gravidanza e il suo umore entro 6 mesi dal parto (“Relazione tra il trattamento osteopatico, il miglioramento della qualità del sonno e diminuzione del rischio di depressione post-parto nelle madri primipare“).
Osteopatia in ambito pediatrico
Infine, i neonati possono sviluppare delle deformazioni delle ossa craniche sia legate alla posizione intra-uterina, durante la gestazione, sia legati alla dinamica del parto nella quale non sempre la presentazione e la tempistica dell’espulsione del neonato sono ottimali. Queste problematiche possono portare alla predisposizione a vari disturbi quali: stati in generale di irritabilità, disturbi del sonno, coliche, rigurgiti anche con vomito a getto, torcicolli e plagiocefalie (quando la testa appare “appiattita” in alcune zone specifiche che possono essere solitamente posteriori o laterali).
In epoca infantile, si trattano problemi legati alla masticazione e/o alla deglutizione (ad esempio legati all’utilizzo di alcuni apparecchi ortodontici, perciò in collaborazione diretta con il dentista e l’ortodonzista), si possono trattare le orecchie e i seni paranasali per prevenire otiti e sinusiti e stati di mal di testa spesso associati, è possibile trattare deformazioni della colonna legata a scoliosi o atteggiamenti scoliotici, prevenire il piede piatto laddove la volta plantare è comunque presente ma diminuita in altezza, diminuire di intensità i dolori cosiddetti della crescita trattando nello specifico le articolazioni interessate (spesso ginocchia e caviglie).
Trattamento osteopatico: i limiti
Il campo d’azione dell’Osteopatia esclude tutte le lesioni anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. L’Osteopatia non può guarire le malattie degenerative, i tumori, le malattie genetiche, le malattie infettive, reumatologiche, le fratture.
Tuttavia è possibile rivolgersi all’Osteopata per migliorare alcuni sintomi legati ad interventi chirurgici specifici (ad esempio nel trattamento delle aderenze cicatriziali dopo asportazione di un tumore) o cure farmacologiche specifiche che possono provocare sintomi quali nausea, inappetenza, difficoltà digestive, irregolarità intestinale, disturbi del sonno (ad esempio pazienti che si sottopongono a chemioterapia o radioterapia o a cure che tendono ad interferire col sistema immunitario come in alcune malattie reumatologiche).